so che quando leggerai, capirai...

E pensare che ci vorrebbe così poco per raggiungere la serenità. Basterebbe vivere nel presente e credere che sia ancora possibile ritrovare il sorriso del cuore.

Se solo lo cercassimo nel profondo. Là, dove lo abbiamo relegato suo malgrado, forse per paura di non saperlo accogliere a piene mani.

Vivere il presente è anche accogliere noi stessi nella nostra totalità.

E' tollerare i cambiamenti biologici o gli sbalzi di umore e accettare che, come recitava una canzone di qualche anno fa, crescere è sempre una lotta. Una lotta contro l’usura del tempo, una lotta contro gli imprevisti che ti fanno modificare i programmi. Una lotta contro te stesso: quando scalci e ti ribelli alla realtà palese che modifica il tuo corpo, senza nemmeno chiederti l’assenso. Vivere il presente è anche accettare quel momento in cui ti senti fragile, inerme.
Vivere il presente è investire nel domani, partendo dal presupposto che non vi sarà domani se l’oggi ti è scivolato tra le dita senza che tu ti sia adoperato per principiare una saggia azione di contrasto. Un’azione concreta e fattiva, ben differente da quella effimera, che porta a fuggire dal tangibile reale. Il colpo di genio è attrezzarsi e sfruttare al meglio ciò che la realtà offre, anziché stazionare nell’oblio o sedersi in un angolo a piangere calde lacrime. Sii l'autrice della tua felicita'.

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